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Riflessioni post

Sento ancora benissimo le voci di tutti voi e mi tornano in mente alcune riflessioni fatte durante i due giorni a Gubbio e le rilancio qui:

Aggiornarsi: cosa significa per i docenti?
Perchè c’è chi fa tanti chilometri per incontrarsi e chi non è incuriosito nemmeno un po’ pur essendo vicinissimo?
Quali interessi suscita il web nei docenti e nella scuola in generale?
E’ proprio vero che a scuola si vuole condividere e collaborare o ancora regna l’individualità del docente nella propria classe?

Le domande hanno implicite le mie risposte un po’ amare su alcuni aspetti della nostra scuola e di noi operatori.

Il seminario di Gubbio prova a smentire tutto questo e un po’ credo  ci riesca senza voler apparire per questo immmodesti.

In questi cinque anni le persone che sono arrivate qui in aprile, in un appuntamento ormai irrinunciabile, ci hanno trasmesso un’enorme carica vitale oltre alla loro professionalità. 
Tutti sono presenti davanti ai miei occhi:

non dimenticando certo gli affezionati di bd e del seminario e i nuovi arrivi: Carla Astolfi, Leila Moreschi, Teresa Catalini, Maria Luisa Necchi, Patrizia Zito, Natale Necchi, Carmelo Stornello, Maria Rosa Morandi, Marco Paletta, Maria Giovanna Guarguaglini, Vincenzina Pace, Patrizia Tirel, Melanie Segal,Claudia Zuccarini, Antonella Pontonio ed Ubaldo, Sergio Tardetti, Giorgio Musilli.

GRAZIE!!

3 Comments (Open | Close)

3 Comments To "Riflessioni post"

#1 Comment By claudiaz On lunedì, 21 Aprile 2008 @ 20:36

Ciao! C’è un aspetto che forse non abbiamo avuto modo di toccare quando ci siamo incontrati, ovvero che la collaborazione nelle scuole c’è e si attua, ma seguendo dei canali “tradizionali” legati a un’oralità e una scrittura nota e “rassicurante” proprio perchè nota. L’utilizzo di uno strumento come il blog, forse (ma lancio solo un’ipotesi), è visto come difficoltoso e invalidante i sistemi collaudati. Ciò che non si conosce adeguatamente viene vissuto probabilmente con frustrazione, fino a quando non ci si rende conto che invece è una strada praticabile e non complessa. Si tratterebbe, dunque, di un pregiudizio superabile. C’è inoltre, a mio avviso, una certa incompetenza generale riguardo quelli che potrebbero essere i vantaggi scaturibili dall’utilizzo di una metodologia differente e una mancanza di incentivazione ad aggiornarsi, come se l’aggiornamento utile sia riferibile solo alle strade battute in passato. La storia di blog didattici, come del seminario stesso, dimostra come oramai uno strumento come il blog sia consolidato e come se ne siano analizzate le più varie sfaccettature con relativi utilizzi. Si tratta, pertanto, di una metodica utilizzabile da tutti, con parametri analizzati e confortati da esperienze pratiche in tutta Italia. Ma…ma, nonostante ciò, persiste questo disinteresse o forse una certa diffidenza. Fatte queste premesse, la domanda che pongo è quella che hai posto anche tu. Perchè? Come mai? Forse da un confronto dialettico con un panorama di “non utilizzatori” potrebbe scaturire una risposta e un ulteriore spunto di riflessione. Quale terreno scegliere per stimolare questo confronto? Un approccio diretto nelle scuole con il corpo docenti con corsi informativi e non formativi?

Scusa la lunghezza del mio commento, ho posto tutti i vari quesiti sui quali ho cercato di riflettere di ritorno da Gubbio.

Un saluto

#2 Comment By jlb On lunedì, 21 Aprile 2008 @ 20:52

E’ vero, Maria Teresa, avevo dato una risposta mentre tu ponevi la domanda 😀

#3 Comment By icfarrari On martedì, 29 Aprile 2008 @ 14:15

E’ stato bello stare insieme e scambiarci opinioni.

Un caro saluto a tutti.

Maria Luisa.