Come questo blog sta diventando un multiblog

Come questo blog sta diventando un multiblog


Da un’idea lanciata da me in un commento del 4 febbraio “Io ho un’idea che mi rimugina in testa da stamani e che propongo agli affezionati di questo blog (maestraleila,remurelli,carmelo e chi ne ha voglia…): perchè non vi invito a postare?
Con splinder si può e Carmelo che non è splinder si può sempre creare un blog di appoggio su splinder! Che ne dite?
Fatemi sapere mtb”,
oggi siamo in molti a scrivere su questo blog e l’invito è sempre valido per tutti quelli che volessero collaborare nell’ottica del confronto e dello scambio di esperienze del nostro mondo di lavoro che è la scuola.


Che dire? Grazie per quello spirito di condivisione che stiamo mettendo in pratica.


mtb



Pregi e difetti delle piattaforme per creare blog

Pregi e difetti delle piattaforme per creare blog


Queste sono alcune delle piattaforme con cui creare blog


http://blog.tiscali.it : caratteristiche template non modificabile con html, immagini caricabili dal proprio computer, post non modificabili una volta scelto il font nel modello iniziale, nè i colori o l’allineamento, molto semplice da gestire, non permette più blog con lo stesso nick, nè il multiblog

http://blog.aruba.it … ci sono anche spazi blog a pagamento!!!


http://blog.clarence.com La nuova piattaforma è dotata di una migliore usability, di una interfaccia più semplice ed intuitiva, della possibilità di inserire immagini e formattare il testo senza la conoscenza del linguaggio HTML


www.blogger.com


www.bloggers.it


www.ilcannocchiale.it … forse Carmelo ci sa dire qualcosa di più


www.excite.it/blog : ha molte funzioni, simile a splinder, ma mi sembra un po’ più macchinoso lavorarci. Non ho trovato un riassunto delle caratteristiche a meno che non si entri con password (ho un blog abbandonato qui)


www.evectors.it/radio : non conosco nulla o quasi, ma mi sembra di capire che sia a pagamento (Evectors annuncia la disponibilità immediata di Radio UserLand in versione italiana.)


www.splinder.it caratteristiche : penso che lo conosciamo quasi tutti qui. Un problema è non poter mettere direttamente le immagini se non sono già in uno spazio web.


http://blog.virgilio.it.




  • Mi propongo di analizzare i pro e i contro di ciascuna, anche con le vostre osservazioni.

Al prossimo aggiornamento del post, perchè ora devo lasciare questo blog e … se intanto avete qualcosa da dire benissimo.


A più tardi mt




  • …questo è un romanzo a puntate…


Carissimi, anch’io ho sentito…

Carissimi, anch’io ho sentito “parlare ”per la prima vota di blogs leggendo un articolo su Sophia riguardante l’esperienza di R.Manfredi, mi è da subito sembrato un ottimo strumento per un insegnante, ma per il momento lasciai perdere, pensavo si dovesse conoscere il linguaggio html…non ho tempo ora per imparare…mi sono detta.

Vi devo confessare (Anche se Renato e Maria Teresa penso l’abbiano già capito) non sono un’informatica per passione, nel senso che non sono per nulla una “tecnica” né, tantomeno una matematica, ma nel momento in cui ho capito le enormi potenzialità del pc e del web come strumenti di supporto e sviluppo alla creatività, all’ informazione, alla comunicazione….me ne sono innamorata ….. prima di tutto come insegnante.

Ho rincontrato “il blog”al corso fortic B., l’ho riconosciuto come lo strumento che poteva realizzare i miei bisogni di insegnante di questo momento: avere in rete uno strumento facile da usare dai bambini delle elementari e far capire loro che potevano esserne protagonisti, uno strumento che potesse aiutarmi a far di loro dei fruitori consapevoli ed attivi del web , che li stimolasse alla scrittura, alla comunicazione e alla collaborazione in rete: tutti strumenti indispensabili alle generazioni future.

Ma non solo, il blog mi avrebbe permesso di raggiungere i bambini assenti (Su trenta bambini, solo cinque non hanno internet a casa) e di velocizzare, senza aspettare i momenti istituzionali, la comunicazione scuola /famiglia e viceversa (E’ in cantiere il blog dei genitori). Sicuramente mi permetterà di inserire il portfolio elettronico degli alunni.

Sino ad ora, grazie agli amici Renato, Maria Teresa, Carla che mi sono stati vicini fornendomi aiuti, concreti e non, il blog non mi ha delusa, anzi!!!

E vorrei chiudere, per il momento,(E’tardissimo!) utilizzando parole di mtb e Renato, per i quali nutro affetto e riconoscenza: “ Che dire? Sono felice, allacciata appassionatamente in questa piccola rete di blog didattici” Leila< ?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />

Napoli, Sabato 14 febbraio, Galassia Gutenberg

Napoli, Sabato 14, ore 19.00-22,00 – “Galassia Gutenberg”.
Blog: come cambia la scrittura nella rete
Conferenza con interventi di Giovanni De Mauro, La Pizia, Giulio Mozzi, Personalità Confusa, Tiziano Scarpa, Luca Sofri – Coordinamento di Marino Sinibaldi

Io ci sono stato (frammenti di un resoconto a caldo):
(senza virgolette, perché si tratta di trascrizioni non verbatim rese a memoria e poco affidabili)

– Il blog è una forma di erogazione dell’io, un personal media che permette un’ampia ricchezza di linguaggi e di registri (Marino Sinibaldi, intelligente e facondo, ma un po’ sulla difensiva, come uno che stesse parlando dei punk ad un concerto dei Sex Pistols).
– Il blog non è altro che un sito personale di nuova generazione, non esiste una lingua specifica del blog; la novità risiede nel linguaggio tecnologico che permette interattività, multimedialità e facilità di aggiornamento. Ma è auspicabile che dietro ogni bloggers ci sia una persona dotata di alto senso di responsabilità e rispetto civico (Luca Sofri, che mi aspettavo meno accigliato. Peraltro, ho condiviso alcune cose che ha detto, ma non ho apprezzato il tono gridato e supponente e qualche ricerca di facile applauso. Non vorrei che la vicinanza con certi ingombranti fogli, fosse stata per lui una cattiva maestra).
– Il blog è un palcoscenico, una piattaforma facile da aggiornare quotidianamente (Lorenzo, Personalità Confusa dalla faccia simpatica di timido riflessivo).
– Il blog è un modo di ricercare la propria identità, mascherandola ed offrendola quotidianamente agli altrui sguardi; ma può diventare anche un modo per moltiplicare gli sguardi sull’informazione (LaPizia, che si autodefinisce, teneramente, una snob. Ma pare meno sprovveduta di quello che appare).
– Il blog offre a chi scrive uno strumento di veloce esecuzione ed un’ampia possibilità di scambio con i propri interlocutori (dialogicità). Dalla scrittura meditata si passa alla scrittura immediata, con l’impegno di raccontare almeno una cosa al giorno (quotidianità) (Giulio Mozzi, che mi pare svolgere spesso bene il suo impegno quotidiano di bloggers, e qualche volta egregiamente. Certo meglio di come parla in pubblico. Ma peggio di come scrive sui fogli stampati in forma di libro. Del che non me ne faccio meraviglia. Un buon libro è sempre un buon libro, ma la televisione…).
– Il blog può essere anche una fonte giornalistica. Esemplare il caso del blogger irakeno che ha raccontato la sua vita sotto i bombardamenti. Ma attenzione a rispettare un codice deontologico che contempera una trasparente indicazione delle fonti (Giovanni De Mauro che svolge bene la parte dell’editoria giornalistica).
– Un blog può anche essere un’opera collettiva, come una rivista letteraria online in cui scrittori e critici comunicano direttamente col proprio pubblico senza passare per il filtro, l’ausilio e la manipolazione di redattori, editori e distributori. Attraverso un blog si può comunicare senza un “guardiano della soglia” che, nel bene e bene male, stia lì a decidere cosa debba passare e cosa no. In questa prospettiva, assume una forte caratura la volontà autonoma e solitaria di pubblicare (Tiziano Scarpa, che lì rappresentava soprattutto la voce interessante e engagé di Nazione Indiana).
– Un blogger svolge la sua attività senza fini di lucro (ma magari con la sottesa speranza di una remunerazione). È qui la vera differenza con scrittori e giornalisti di professione. (Détto da un blogger del pubblico dal forte accento toscano, di cui purtroppo non ricordo né nome né coordinate Internet. Con qualche ragione, Scarpa liquida l’intervento come demagogico. Ma lo fa con spiacevole tono perentorio e come chi sa che l’accusa di demagogia attira il plauso generale dell’uditorio).
– Un blogger è soprattutto un vanitoso (Détto dal simpatico autore del blog mianonna in carriola, il quale, oltre che vanitoso, ama autodefinirsi cialtrone).
Poi c’è stato un party con tanto di tarallucci e vino.
Io ho bevuto solo mezzo bicchiere.

gaetano

P.s. Chiedo preventive scuse per eventuali errori nella trascrizione di fatti, detti, nomi ed indirizzi blog.

I miei primi giorni col blog

I miei primi giorni col blog

Ho iniziato a conoscere i blog durante lo scorso anno scolastico, quando una collega mi invitò a partecipare ad un lavoro di ricerca-azione sulle scienze. Era ed è tuttora un blog di spinder. Trovai particolare e interessante, anche se un poco “strano” questo modo di lavorare, forse perché avevo come riferimento il classico sito. La grossa delusione l’ho avuta con la creazione del sito della scuola, a cui accede solo l’amministratore di rete e che tuttora ha qualche difficoltà tecnica a funzionare perfettamente.

Intanto, durante il corso B, lanciavo la proposta di vedere come organizzare i forum (modulo 8 se non sbaglio) e il tutor mi rispose chiedendomi perché non provare i blog. La sua richiesta è caduta su un terreno ormai pronto. Ho cercato nel forum FORTIC alcune esperienze, ho chiesto alcuni consigli a Renato e, alla fine, ho deciso che era ora di buttarmi. D’altra parte avevo presentato a scuola un progetto che mira all’apprendimento con l’uso delle Tic e non avevo più voglia di aspettare le lungaggini del sito scolastico.

Ho aperto Terra di Mezzo il 28 gennaio e qualche considerazione posso farla.

Mi diverto da matti!!! Mi sento stimolato ad inventare. Vedo i genitori interessati e coinvolti da un’esperienza che può renderli più presenti nella scuola e partecipi (e questo non va letto come schieramento a favore della Moratti). I bambini trovano uno spazio in cui esprimersi. Mi rendo conto di poter migliorare il mio modo di bloggare, ma qui entrate in gioco anche tutti voi, perché credo che dalla condivisione di esperienze, possano scaturire nuove idee. Le indicazioni di Renato, l’invito di mtb ecc. mi aiutano a non sentirmi inadeguato in un terreno inesplorato. Qui noi possiamo essere una comunità, virtuale finchè si vuole, ma che dialoga, si confronta, trova strade nuove, anche se a percorrerle saranno solo alcuni. Se le TIC, e vengo all’intervento di mtb sul forum, devono essere di sostegno alla didattica, allora non si può pensare di escludere questo tipo di strumento. E se anche tu fossi stata più dura, quale sarebbe stato il grado di ascolto da parte delle “alte sfere”? Allora giochiamo come piace a noi e vedrai che altri seguiranno. Per rispondere all’anonimo di xoomer, dico che non mi interessa inserire il blog all’interno del sito di scuola. Terradimezzo è nato come uno strumento della mia classe, aperto a genitori ed insegnanti. Il mio prossimo obiettivo è quello di mettere le altre colleghe, che interagiscono con me sulla classe, in condizione di inserire in proprio i post in modo da sviluppare un lavoro comune in questo spazio. Credo sia facile capire che al confronto il sito di scuola possa essere troppo statico e poco flessibile. Come riferimento ti dico solo che non solo un giornalista e, ma mi occupo da tempo di giornale e tiassicura che vedo la differenza tra questo modo di esprimersi e la carta stampata. Un blog è simile ad un quotidiano, mente un sito può essere simile ad un bimestrale: non so se rendo l’idea! Un problema da non sottovalutare sono quelle famiglie che non hanno un computer o non ce l’hanno collegato ad Internet, che potrebbero sentirsi isolate o tagliate fuori.

Grazie a tutti voi

Carmelo< ?xml:namespace prefix = o ns = "urn:schemas-microsoft-com:office:office" />

Come ho cominciato con il blog

Per una di quelle combinazioni fortuite che talvolta accadono ( provocando in noi un piccolo brivido…), anch’io, leggendo su Sophia l’articolo sul blog del Prof. Manfredi, mi avvicinai per la prima volta al mondo dei blog didattici (avevo già da giugno 2003 un blog, ma di tipo generico…). Nacque così il “Quadernone blu” e il primo post inserito reca (guarda caso) la data del 9 novembre! Così è cominciata per me l’avventura dei blog didattici, subito accompagnata dai confronti con colleghe e colleghi interessati alla cosa nell’ambito dei fora Fortic – Corso B. Ed eccoci qua, allacciati appassionatamente in una piccola rete di blog didattici, grazie alla vulcanica Maria Teresa! Così è cominciata, pochi mesi fa, ma forse è già tempo di fare un primo bilancio sulla situazione dei nostri blog didattici…O no?

Renato