Scuola e servizi…

Segnalo l’ultima iniziativa del Miur per i siti scolastici:

“Promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Scuola e Servizi è un progetto sperimentale e innovativo finalizzato alla creazione di un portale unificato delle scuole italiane, costituito da un “sito di accoglienza” e dai singoli siti degli istituti scolastici che aderiranno all’iniziativa.”

Sembra potenzialmente interessante anche se, come al solito, non si capisce cosa avranno i docenti ed il personale che si incaricheranno del lavoro.
🙁

8 pensieri su “Scuola e servizi…

  1. Il portale federale piace anche a me: curo il portale del mio liceo (realizzato con software open source e… tanta fatica) e vorrei integrare l’esistente con quanto offre il progetto del ministero, soprattutto per quanto riguarda l’accessibilità e i servizi alle famiglie. Mi piace molto anche l’idea del protocollo costruito durante il corso. E’ vero che il lavoro sarà tanto (e poco retribuito) ma spero che ci sentiremo meno soli (mi riferisco al commento di Maria Teresa che condivido in pieno!) Ciao a tutti

    Giovanna

    (http://www.liceodini.it/)

  2. MTB scrive “..in fondo “a me mi piace”..” come dire… dove c’è gusto non c’è perdenza” 😉

    A parte gli scherzi..permettetemi di dire una parola i favore di questo progetto, anzi tre (non fosse altro perchè mi ha talmento incuriosito da propormi come tutor)

    1) per un “portale federale”, a cui partecipano tutte le scuole che vogliono, in piena autonomia, purchè rispettino certi “protocolli” che si definiranno durante i tre mesi del corso di aggiornamento;

    2) per “servizi all’utenza”, quindi, non solo un sito che garantisca informazioni ma anche servizi interattivi

    2) per un sito “accessibile, usabile..”, quindi “si fanno i conti” con tutte le indicazioni in proposito che vengono dall’esperienza sul web e dalla recente legislazione italiana.

    Il tutto senza nessuna spesa per le scuole che partecipano.

    Ciò non toglie che mtb, marco, mastrogiuseppe e l’anitel non abbiano le loro buone ragione per sostenere quanto affermano.

    Grazie per l’attenzione



    Raffaele

  3. Marco, mi hai preceduto con parole sicuramente migliori delle mie;

    è un anno che sto dietro al sito della scuola e continuo, anche se a fatica, ma nonostante tutto, con l’opensource, facendo risparmiare alla mia scuola l’acquisto di pacchetti pre-confezionati… il dramma è che non tutti apprezzano o peggio non sanno cosa sia questo lavoro, fatto di continui aggiornamenti, controlli … in fondo “a me mi piace”, no?

    Il tutto rientra in uno “spicchio” delle funzioni strumentali.

    mt

  4. Caro Raffaele,

    mi riesce difficile non concordare con maestrogiuseppe e non per puro spirito polemico.

    Come saprai meglio di me anche quest’anno i tagli di spesa hanno colpito duro il bilancio scolastico e quindi il tuo auspicio, pur corretto, cadrà nel solito vuoto economico.

    Perchè tutte le volte che il Miur o chi per lui, propone delle iniziative potenzialmente positive queste vanno regolarmente a scapito delle scuole? Ossia, visto che tra le righe della documentazione si intravede una nuova “figura di sistema” + o – configurata, non si è pensato anche a come finanziarne i costi?

    Perchè si trovano sempre fondi per megainvestimenti esterni al mondo della scuola e mai per finanziare attività promosse dal basso, dalle scuole? Perchè ignorare le professionalità nate nelle scuole e che in esse operano spesso in volontariato?

    Perchè si vuole “riformare” la scuola ma sempre a costo zero o al massimo coi tagli di spesa/posti?

    Mi fermo qui, che MT ed i colleghi di blogdidattici sanno esattamente come la penso a questo proposito…

    🙁

  5. Su Anitel il dibattito avviato in merito al progetto Scuola e servizi ha focalizzato in particolare due aspetti controversi: quello del dominio (di quarto livello) poco appetibile per le scuole già informatizzate ad un certo livello, e quello del tipo di piattaforma CMS che sarà messa a disposizione: in particolare si rileva come i soldi spesi per una piattaforma (presumibilmente) proprietaria, a fronte della presenza di piattaforme open validissime,-potevano essere utilmente investiti nel settore della formazione (e forse anche per la gestione a regime, scacciando così i fantasmi di un ulteriore carico non retribuito per i soliti noti).

    Saluti

    Giuseppe

  6. Ha scritto Marco

    non si capisce cosa avranno i docenti ed il personale che si incaricheranno del lavoro e io rispono facendo il “finto tonto”:

    Spero che lo faranno solo su incarico del dirigente (su indicazione degli “organi collegiali).

    In tal caso dovrebbero ricevere una “lettera di incarico” (dal loro dirigente) dove sono indicati il servizio da svolgere e il compenso pattuito.

    Dite che queste cose, di solito, non accadono?

    Beh, allora, non prendiamocela con il destino baro e crudele 😉 .

    Ovviamente mi sto riferendo alla seconda parte del progetto, quella che prevede la costruzione e la gestione del sito.

    La prima parte (tre mesi)è un corso di fomazione, quando mai abbiamo preso una lire per aver partecipato a un’attività di fornazione, qualche volta abbiamo pagato 🙁



    Raffaele

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