Registrazione blog











Registrazione blog … qualcuno ne sa qualcosa? mtb


31/03/2004 19:42 Obbligo di registrazione per i siti web a contenuto editoriale

Canale: Bloggers, Autore: La Redazione

In relazione alla circolare n.234/2004, approvata in data 26/02/2004 in sede di consiglio dei ministri, alleghiamo il modulo in formato PDF per effettuare la registrazione del vostro blog presso l’autorità competente in ottemperanza alla legge 5 agosto 1981, n. 416 e successive modifiche, legge 7 marzo 2001, n.62.


registrazione_legge_416.pdf, 110 kb


Vi consigliamo di leggere attentamente il modulo e di compilarlo in ogni sua parte.


Successivamente potrete spedirlo via fax al numero 0516370854 oppure via mail all’indirizzo registrazione_blog@bloggers.it


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Ho trovato anche questo su clarence … ancora clarence mtb

Insegnamento del tedesco e computer

Ho cominciato a coniugare insegnamento del tedesco e computer da qualche anno e non mi è mai rimasta la sensazione che i miei studenti si fossero avvicinati al mezzo informatico come alla porta per una fuga dalla classe o come un’appendice legalizzata del loro cellulare per eludere la sorveglianza e navigare altrove. Forse – sicuramente – sono stata fortunata, perché ho spesso visto l’approccio ad un mezzo diverso dalla carta, la penna e la lavagna trasformarsi in un certo accanimento all’apprendere coniugato con un’attenzione diffusa al come e con una concentrazione gioiosa e giocosa nell’impadronirsi di altre strade da percorrere coi compagni e con me. La vivace concentrazione sul cosa e l’automatico conseguente rispetto del come non mi hanno richiesto troppi sforzi volti a spiegare regole di buon comportamento nella gestione dei tasti, del monitor o del mouse; non più di quanti inizialmente non ne richieda il primo scontroso incontro con banchi di contenzione, zaini mostruosamente stracolmi e cellulari da spegnere.
Quello che voglio dire è che, se è vero che nella rete non sempre sono facilmente rintracciabili una approfondita conoscenza o un dovuto rispetto della netiquette, è pur vero che questa situazione non peggiora se i navigatori sono docenti e studenti a galla nello sforzo di un doppio navigare, nel mare del web e in quello della sperimentazione didattica. Anzi: la finalizzazione del viaggio pone paletti che diventa più facile non superare rispetto a quanto avviene nel mare aperto di uno schermo acceso (e con diretto anche se illusorio accesso) sul mondo senza che se ne sappia e se ne chieda il perché.
Il mio pensiero è che la comunicazione e la conoscenza abbiano seguito con grande disciplina la regola plurisecolare di adattamento della specie all’ambiente per sopravvivere. Le parole, fossero solo segnali di comunicazione o si facessero culle di cultura e sapere, hanno cercato sempre un modo per passare. Per sopravvivere. Persino diventando altro da sé. Non paga, credo, storcere il naso snob di fronte alla volgarità di un bit o all’inesteticità di un topino di plastica; la cultura, la conoscenza, il sapere o anche più semplicemente – ma non meno significativamente sul piano educativo – il comunicare navigano anche questi mari, si lasciano impigliare nelle maglie della rete, cercano strade per raggiungere anche chi toglie volentieri dalla borsa due tre libri purché resti lo spazio per il cellulare. Che noi docenti dobbiamo assumerci una responsabilità educativa anche in questo settore mi pare fuori di dubbio. Ma anche in questo caso la mia esperienza personale (e dunque discutibile e parziale) mi ha mostrato come strada più efficace quella dell’apprendere in presenza, dell’imparare nel fare anche il come è giusto fare. Ho spesso pensato (e ancora una volta mi si perdoni ancora la soggettività dell’opinione) che la noia sia spesso una delle madri della cattiva educazione.
La prima volta che ho portato i miei allievi in internet qualcuno ha provato a chattare, poi si è incuriosito nel vedere gli altri tentare approcci in lingua straniera in camere chat tedesche e si è unito agli altri. Ne ho visti molti, tra i miei studenti meno motivati e meno bravi, preoccuparsi della correttezza ortografica di quello che stavano per pubblicare nel momento in cui si sono sentiti attori protagonisti di un blog sul palcoscenico internazionale del Web theatre. E oggi, mentre tutti mi chiamano più ancora di quanto io riesca a seguirli e a rispondere loro, a nessuno resta il tempo per navigare altrove, o riversare sciocchezze in qualche casella postale.
Mi scuso davvero della lunghezza del post.

I blog di classe

I blog di classe


Leggendo molti blog attivati dai docenti per le classi, mi sorge spontanea una domanda:




  • Gli alunni hanno veramente compreso l’importanza di questo mezzo comunicativo oppure è solo un modo per scrivere qualcosa, a volte, per fortuna non molto spesso, anche abbastanza “stupido” – mi si perdoni la parola- e non di risposta all’articolo scritto?

Rispondo per prima a questa domanda: penso che il livello di educazione in rete sia molto basso e, forse, noi docenti dovremmo stabilire delle regole ben precise, far leggere delle netiquette di rete o crearne delle proprie. Sta nascendo una nuova forma di educazione alla quale dobbiamo abituare gli studenti … e visto che nella scuola ce ne hanno “delegate” tante (da quella alla salute a quella stradale) probabilmente ci dovremo far carico anche di questo.


Attendo qualche testimonianza e commento.


Con simpatia mtb

Willkommen auf der DAFSeite

Willkommen auf der DAFSeite

di M. Oliveta Dulcetta





Altri miei link…


vai al blog


Testimonianza di un percorso di informatica solitario

cara collega

sono una docente di tedesco , appassionata da anni di informatica. Gli studi universitari non hanno sicuramente agevolato i mie percorsi di informatica. Da piu’ di cinque anni ho informatizzato la mia disciplina. Tutto cio’ e’ stato fatto grazie ad una grande forza di volonta’ unitamente ad una grande voglia di rinnovamento che, grazie al cielo, spesse volte si trova nel mondo della scuola. Le mie attivita’ sono state realizzate senza nessuna formazione specifica: i pochissimi corsi che ho effettuato non mi hanno insegnato niente, perchè, diciamolo pure, i prof di informatica che solitamente attivano corsi di aggiornamento sono lontani anni luce da quelle che sono le reali esigenze degli alunni e degli insegnanti, e poi… non hanno una gran voglia di insegnarti tante cose…… C’ e’ una punta di polemica in questo, ma e’ la verita’.

Adesso mi muovo bene nel mondo del web, i miei alunni apprezzano gli sforzi che faccio per rendere piacevole una disciplina ( il tedesco) che solitamente non e’ molto apprezzata.

L’ ultima mia conquista e’ il blog che uso con i miei alunni per qualsiasi attivita’ didattica , ha sostituto il quaderno . Sono contenta che hai pubblicato il mio blog e sarei contenta se pubblicassi la mia testimonianza .


ciao buon lavoro

m. dulcetta

Altri blog e considerazioni

Altri blog e considerazioni
Riporto questa mail della collega Caterina Milanesio, che, oltre a segnalare dei blog contiene interessanti osservazioni su alcune piattaforme per creare blog.
mtb
Gentile Prof Maria Teresa Bianchi,
sono una collega del professor Corso della scuola media di Bra. Sto collaborando con lui e con la collega Mollo Marina al suo blog http://scuolamediabra.blog.excite.it/ ( ho inserito le musiche di sottofondo e alcuni articoli ) . Sono insegnante di Ed. musicale e, al pomeriggio, tengo corsi di informatica ai ragazzi ( i famosi laboratori pomeridiani).
Mi è piaciuta molto questa idea dei blog a cui mi ha introdotto il collega Corso e , per vedere un po’ come poteva funzionare la cosa, ne ho subito creati un bel po’ , sia personali che con i ragazzi ( io ho sette classi, perciò ho un bel da fare! )
Questa sera ho creato un nuovo blog anche su splinder
Altri miei blog sono:
Mi è piaciuto il blog di Splinder, anche quello con bloggers è bello ( si possono caricare le immagini dal proprio computer e c’è una sezione in più per scrivere le storie ….non si può però mettere il sottofondo musicale perchè è a pagamento…in compenso si può personalizzare il titolo creandolo direttamente con il proprio computer e con l’immagine che si desidera )
Il blog con excite è facile e risponde un po’ a tutte le esigenze, ma ha il difetto di presentare dei banners pubblicitari piuttosto “osè” proprio sul pannello di controllo…io a casa non li vedo perchè ho bloccato la pubblicità, ma a scuola mi sono ritrovata con una brutta sorpresa quando ho pensato di far vedere ai ragazzi come si costruiscono le pagine….sono uscite delle donnine scollacciate che hanno attirato tantissimo la loro attenzione!
Ecco, ho detto anch’io la mia sui blog,
spero di non essere stata invadente.
Buon lavoro!
Caterina Milanesio

Scuola Media Nievo -Imparare senza confini

Scuola Media “Nievo” – Belluno



Imparare senza confini


Sabato 27 marzo dalle ore 8.30 alle 13.30, presso l’aula magna della nostra scuola, si terrà il convegno:


Scrivere da grandi – quando la parola diventa creativa

Programma:

ore 8,30 Registrazione dei partecipanti
ore 9.00 apertura – saluto delle autorità
ore 9.30 “Ragioni per scrivere da grandi” relazione di Giulio Mozzi
ore 10.15 “Scrittura tra esperienza e immaginazione” di Mauro Covacich
ore 11.00 “Racconto semiserio di un viaggio nel tempo alla ricerca dell’autore da cucciolo” di Tullio Avoledo,
ore 11.45 coffee break e inaugurazione della mostra di fumetti di Roberto Cardinale
ore 12.00 “Blog: la scrittura a puntate sul web”
ore 12.45 Dibattito
ore 13.30 intervallo per il pranzo
ore 15.00 Laboratorio di scrittura creativa con Mauro Covacich (sono ammessi al massimo 20 iscritti).

Agli interessati sarà rilasciato un attestato di partecipazione.


link


Auguro a tutti una giornata interessante e ricca di approfondimenti mtb