Ancora a proposito del decreto Urbani

Ancora a proposito del decreto Urbani

Oggi ho ricevuto queste informazioni a proposito del decreto Urbani
da http://www.studiocelentano.it/newsansa.asp?id=35278

ROMA, 18 MAG – – Ecco i punti principali in materia di pirateria del Decreto Urbani approvato oggi dall’aula del Senato. Attenuate le sanzioni, ma estese a tutte le opere dell’ingegno. Riconosciuta la liceita’ dell’uso personale. Per chi immette e scarica per uso personale copie pirata, la sanzione (passata da 1.500 a 154 euro come previsto dalla legge sul diritto d’autore), sale a 1.032 in caso di reiterazione. Resta la confisca dei materiali e la pubblicazione della condanna sui giornali per chi duplica cd e dvd non per scopo personale. Sanzioni penali invece per chi fa commercio o trae profitto dall’illecita attivita’ (reclusione da tre mesi a sei anni). Lo scambio di brani musicali e audiovisivo (file-sharing) e’ consentito solo a condizione che si tratti di file dotati degli appositi avvisi informativi, previsti dalla legge sul diritto d’autore. Se il file non sara’ provvisto di avviso, chi lo immette commettera’ un reato. Introdotto un prelievo del 3% per i produttori, destinato alla Siae, sul prezzo di listino dei masterizzatori. Se la quota non viene versata comporta una sanzione doppia (6%) per i produttori. Affidato all’autorita’ giudiziaria e non al ministero dell’Interno il compito di intervento per violazioni per via telematica (come previsto da art.15 Costituzione). Eliminato il rafforzamento sulla funzione di controllo dei provider

Caterina

5 pensieri su “Ancora a proposito del decreto Urbani

  1. Temo che non si potrà più scaricare nulla gratuitamente dalla rete e mi sa che neppure i blog si potranno più creare gratis…inoltre, se tutto sarà protetto dal diritto d’autore, non si potranno neanche inserire direttamente le immagini e i suoni attraverso i link, ma si dovranno usare solo i propri…insomma, un gran pasticcio…comunque ora si sta già parlando di modifiche, anche perchè, se tutti dovessero registrare i propri lavori su un unico server, lo manderebbero sicuramente in tilt in brevissimo tempo….

  2. Andiamo bene, è più un vero criminale chi scambia file musicali che chi commette falso in bilancio. Povera Italia. Scusate lo sfogo ma ricordo che anni fa era usuale registrare canzoni dalla radio (e c’era un’apposita tassa sull’acquisto di nastri vergini, prontamente trasferita adesso sui Cdrom, proprio per risarcire le case discografiche dai mancati guadagni, se non vado errato). Il mercato musicale non è crollato più di tanto (forse perchè nastri e vinili costavano molto meno di un odierno cd?). Adesso diventa altamente criminale scaricare file video e audio… ma il problema non sarà, lo ribadisco, forse l’alto prezzo dei CD?

    Personalmente i CD io li acquisto dal momento che gli MP3 non sono proprio fedelissimi all’originale …. c’è una perdita sensibile di qualità (a volte minima, lo so), ritengo comunque che chi scarichi musica che gli piace finisca spesso per acquistare l’originale.

    La tassazione sui masterizzatori poi è il masssimo… come la mettiamo con il sacrosanto diritto di avere una copia in backup dei propri programmi? Perchè devo pagare uno strumento a me utile per masterizzare i miei documenticon una tassazione maggiorata solo perchè c’è chi, al contrario, si masterizza dischi? Salutoni, Francesco.

  3. Riconosciuta la liceita’ dell’uso personale. Sanzioni penali invece per chi fa commercio o trae profitto???? Ma cosa hanno capito!!!!

    Il punto Caterina sta proprio qui: la legge di conversione del decreto ha sostitutito l’espressione “scopo di lucro” (che significa fare commercio con la dicitura “trarne profitto”, questa giuridicamente include l’uso personale nel senso di realizzato risparmio, e fa quindi scattare il penale.

    Il resto significa che un’opera dell’ingegno coperta dal diritto d’autore non può essere scambiata neppure con il consenso dell’autore e che comunque qualunque opera dell’ignegno deve essere previamente depositata ed avere il bollino prima di essere immessa in rete.

    Come non bastasse la legge prevede una tassa su masterizzatori, hard disk e flash memory ecc., alla faccia della diffusione della tecnologia.

    Non a caso un senatore della stessa maggioranza ha definito “deleteria per il paese questa legge”

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