Insegnare coi nuovi media

Intervista di Marco Traferri a Stefano Zenni (per Apogeonline).
Dall’introduzione:
Sperimentazioni suggestive fanno pensare a cambiamenti profondi nel mondo della scuola e nella didattica. Quali scenari ci si possono aspettare? Internet si rivelerà di supporto agli insegnanti e agli studenti? Come si modificherà il rapporto tra docente e studente? Lo abbiamo chiesto Stefano Zenni, docente universitario e noto musicologo di RadioTre.

Usate Teleconomy Internet?

Il cambio di numero secondo moltissimi utenti non è stato comunicato per tempo. Ancora c’è chi scrive di non averne mai saputo nulla. Ad alcuni appaiono messaggi di avviso. Anti Digital Divide all’attacco.

Punto Informatico
In poche parole: il numero per collegarsi via Teleconomy Internet fino alla fine di febbraio era 701 0187 187, ora associato all’offerta Alice 1 cent.
Il nuovo numero, dal primo marzo, è 702.0187187
Dicono di aver avvisato gli utenti: io non ne sapevo nulla ma per scrupolo controllerò l’ultima bolletta. Magari sono io la solita "malpensante"… bah.

Appello di Paolo Pietrosanti

COMUNICATO STAMPA
COPIA, INCOLLA, PROPAGANDA

PARTE LA CAMPAGNA A NATALE AIUTA CHI NON PUO’ A LEGGERE UN LIBRO.
CHI HA UNO SCANNER PUO’ CONSENTIRE A UN CIECO, O A UN TETRAPLEGICO, DI LEGGERE, CHE E’ UN PO’ VEDERE, E’ UN PO’ MUOVERSI.

APPELLO INIZIALE DI PAOLO PIETROSANTI
Roma, 28 novembre 2005

Paolo Pietrosanti, storico esponente radicale e tra i fondatori del partito transnazionale, cieco da 12 anni, ha oggi diffuso la seguente dichiarazione appello:

Con tanti e tanti altri con i miei stessi problemi, che non possono leggere né studiare perchè ciechi, o perchè non muovono che magari una sola falange di una sola mano, o nemmeno quella, voglio rivolgere un appello accorato e se volete natalizio a chi fa informazione e comunicazione, a che diffonda questo semplice appello, questa semplice ma importante e dignitosa richiesta  di aiuto.

Le nuove tecnologie permettono ad una persona totalmente paralizzata di leggere, se può sfogliare il libro con un mouse; e un cieco come me può leggere, infatti legge, tutto quel che invece che carta sia file.

La legge vieta ovviamente la riproduzione di testi per uso commerciale, ma non la vieta affatto – anzi la incoraggia – se un libro viene trasformato in file da uno scanner per l’uso di un cieco, di persona che non può leggere altrimenti.

Noi ciechi possiamo passare da soli allo scanner un libro, ma con intuibili fatiche improbe, e tuttavia lo facciamo; persone paralizzate no.

Se anche soltanto una su dieci delle persone che stanno oggi per acquistare un libro o per riceverlo in regalo decidesse di dedicare un po’ del suo tempo a trasformare in file di testo quel libro, sarebbe il dono più bello, per gli occhi che non leggono, per le mani che non possono sfogliare le pagine di un libro.

La domanda è semplice:

Quante sono le persone in possesso di uno scanner in Italia? E quante possono dare alcune ore, alcune ore del loro tempo per donare ad un cieco, o a un tetraplegico, la lettura o lo studio di un libro?

Scrivete, usando www.pietrosanti.org per avere le minime indicazioni necessarie su alcune piccole cautele tecniche da rispettare.

A NATALE REGALA UN LIBRO AD UN CIECO, AD UN TETRAPLEGICO.
BASTA POCO: poche ore di impegno, e il costo di un libro.

A NATALE AIUTA UN CIECO A LEGGERE UN LIBRO.

Per informazioni: www.pietrosanti.org – 347 391 2206 – paolo at pietrosanti.org

demetra e persefone

Forse non c’entra molto con il Natale (ma secondo me sì) però sono più sensibile ai passaggi e ai cicli vitali (chiamiamoli così). E mi risce meglio spiegarmi per storie e immagini. Per me questo periodo definisce un momento di chiusura anche emotiva in attesa di… E chiedo scusa se non so spiegarmi meglio.

Questo lo dico anche per scusarmi se a volte ci sono e a volte no: ogni tanto cado nelle mie ubbie e così scompaio da me e dagli altri.

Non è mancanza di interesse, ma di energia che rivolgo dentro.

Oh, bando alle chiacchiere… Ecco la storia 🙂

Demetra, figlia di Crono e di Rea era la madre di Persefone(Core), avuta dal fratello Zeus.

Un giorno Persefone, mentre coglieva dei fiori con altre compagne si allontanò dal gruppo e all’improvviso la terra si aprì e dal profondo degli abissi apparve Ade, dio dell’oltretomba e signore dei morti che la rapiva perchè da tempo innamorato di lei. Il rapimento si era compiuto grazie al volere di Zeus che aveva dato il suo consenso ad Ade per compiere la violenta azione amorosa.

Demetra, accortasi che Persefone era scomparsa, per nove giorni corse per tutto il mondo alla ricerca della figlia sino alle più remote regioni della terra. Ma per quanto cercasse, non riusciva ne a trovarla, ne ad avere notizie del suo rapimento.

All’alba del decimo giorno venne in suo aiuto Ecate, che aveva udito le urla disperate della fanciulla mentre veniva rapita ma non aveva fatto in tempo a vedere il volto del rapitore, che suggerì a Demetra di chiedere ad Elios, il Sole. E così fu. Questi disse a Demetra che a rapire la figlia era stato Ade.

Inutile descrivere la rabbia e l’angoscia di Demetra, tradita dalla sua stessa famiglia di olimpici. Demetra abbandonò l’Olimpo e per vendicarsi, decise che la terra non avrebbe più dato frutti ai mortali così la razza umana si sarebbe estinta nella carestia. In questo modo gli dei non avrebbero più potuto ricevere i sacrifici votivi degli uomini di cui erano tanto orgogliosi.

Si mise quindi la dea a vagare per il mondo per cercare di soffocare la sua disperazione, sorda ai lamenti degli dei e dei mortali che già assaporavano l’amaro gusto della carestia.

Il suo pellegrinaggio la portò ad Eleusi, in Attica, sotto le spoglie di una vecchia, dove regnava il re Celeo con la sua sposa Metanira. Demetra fu accolta benevolmente nella loro casa e divenne la nutrice del figlio del re, Demofonte.

Col tempo Demetra si affezionò al fanciullo che faceva crescere come un dio, nutrendolo, all’insaputa dei genitori, con la divina ambrosia, il nettare degli dei. Attraverso Demofonte la dea riusciva in questo modo a saziare il suo istinto materno, soffocando il dolore per la perduta figlia. Decise anche di donare a Demofonte l’immortalità e di renderlo pertanto simile ad un dio ma, mentre era intenta a compiere i riti necessari, fu scoperta da Metanira, la madre di Demofonte. A quel punto Demetra, abbandonò le vesti di vecchia e si manifestò in tutta la sua divinità facendo risplendere la reggia della sua luce divina.

Delusa dai mortali che non avevano gradito il dono che voleva fare a Demofonte, si rifugiò presso sulla sommità del monte Callicoro dove gli stessi Eleusini gli avevano nel frattempo edificato un tempio.

Il dolore per la scomparsa della figlia, adesso che non c’era più Demofonte a distrarla, ricominciò a farsi sentire più forte che mai e a nulla valevano le suppliche dei mortali che nel frattempo venivano decimanti dalla carestia.

Alla fine Zeus, costretto a cedere alle suppliche dei mortali e degli stessi dei, inviò Ermes, il messaggero degli dei, nell’oltretomba da Ade, per ordinargli di rendere Persefone alla madre. Ade, inaspettatamente, non recriminò alla decisione di Zeus ma anzi esortò Persefone a fare ritorno dalla madre. L’inganno era in agguato. Infatti Ade, prima che la sua dolce sposa salisse sul cocchio di Ermes, fece mangiare a Persefone un seme di melograno, compiendo in questo modo il prodigio che le avrebbe impedito di rimanere per sempre nel regno della luce.

Grande fu la commozione di Demetra quando rivide la figlia ed in quello stesso istante, la terrà ritornò fertile ed il mondo riprese a godere dei suoi doni.

Solo più tardi Demetra scoprì l’inganno teso da Ade: avendo Persefone mangiato il seme di melograno nel regno dei morti, era costretta a farvi ritorno, ogni anno, per un lungo periodo. Questo infatti era il volere di Zeus.

Fu così allora che Demetra decretò che nei sei mesi che Persefone fosse stata nel regno dei morti, nel mondo sarebbe calato il freddo e la natura si sarebbe addormentata, dando origine all’autunno e all’inverno, mentre nei restanti sei mesi la terra sarebbe rifiorita, dando origine alla primavera e all’estate

una nuova piattaforma per i blog (targata MSN)

E così anche Microsoft si lancia nel mondo blog proponendo una propria piattaforma.

La personalizzazione si limita alla scelta dei motivi, dei colori e il layout principale.

In compenso, contrariamente a Splinder, consente il salavataggio delle foto gratuitamente (fino a 10 MB per le foto, se ho capito bene).

L’indirizzo però che crea è lunghissimo.

Naturalmente occorre creare un account MSN (se non lo si ha già)