Progetto blog e finanziamenti

Il progetto blog di classe richiede da parte dei docenti un notevole impegno, soprattutto in orario extra-curricolare.
Alcuni interrogativi  suscitati dalla richiesta di una collega che utilizza il blog didattico:

  • può non essere considerato un progetto a tutti gli effetti e non avere diritto di accedere al fondo d’istituto solo perchè gran parte del lavoro è svolto "a casa"?
  • in che modo può essere valorizzato e quantificato tale impegno?
  • ci sono finanziamenti per l’utilizzo delle Tecnologie Didattiche?
    (evito la parola Nuove perchè dovrebbero ormai essere acquisite da molti, anche se nella realtà … )
  • i colleghi che usano il blog nella didattica hanno mai avuto riconoscimenti finanziari per il "progetto blog" o, come spesso accade nella scuola, è passato il tutto come volontariato?

7 pensieri su “Progetto blog e finanziamenti

  1. Il mio progetto-blog ha ottenuto un riconoscimento economico dalla Comunità Montana e la scuola ha potuto comprare due postazioni di computer, uno scanner e una stampante a colori, come da me richiesto nel progetto presentato, ma… da giugno, nonostante gli strumenti siano stati acquistati , non è stato ancora possibile installarli!

    TANTI AUGURI A TUTTI e… tiriamo avanti.

    Maria Luisa.

  2. Sono d’accordo con quanto afferma Giuseppe.

    Per quanto riguarda finanziamenti e gratificazioni economiche possiamo tranquillamente continuare a sognare: accontentiamoci dei complimenti più o meno sinceri, o di essere presi bonariamente in giro, e cerchiamo di perdonare quelli che nelle loro battute usano anche il sarcasmo e la cattiveria gratuita…

    Anche così riceviamo pur sempre qualcosa (sempre meglio dell’indifferenza)…

    La storia c’insegna che il cammino verso la conoscenza è sempre lastricato di ostacoli e opposizioni di ogni genere, perciò non ci resta che aver fiducia nel tempo che quasi sempre “rende giustizia e restituisce ciò che toglie”…

    Buon Natale a tutti!

  3. Posta così è difficile rispondere si o no. Certo non abbiamo aspettato l’arrivo dei finanziamenti per portare avanti le attività del blog. La scusa del lavoro da casa mi sembra la classica pezza a colore. Però è anche vero che realizzare un blog con gli alunni non può essere attività aggiuntiva (ed alternativa) alla classica didattica trasmissiva con cui si riempie il “tempo scuola” regolamentare.

    Occorre avere il coraggio di proporre le nostre attività come didattiche a tutti gli effetti, finalizzate all’apprendimento migliore, con o senza finanziamenti.

    Ciao

    Giuseppe

  4. Grazie … per fortuna che qualche complimento non manca ai bloggers-didattici!

    E’ sempre stata la forza degli insegnanti: sentirsi gratificati in qualche modo e procedere a testa bassa econ tanta volontà nel loro lavoro sommerso e non riconosciuto…

    mt

  5. Il tuo post giunge a fagiolo, Maria Teresa. Ti confermo che anche nella mia scuola è considerato un progetto volontario: tant’è che quando ho voluto rendere nota al collegio docenti l’occasione di un progetto dipartenariato europeao via blog il dirigente scolastico ha rimandato al mittente la nota informativa con la m otivazione “portare a conoscenza del consiglio di classe”. Insomma erano fatti miei.

    Quando in virtù di quel progetto la mia classe è stata invitata per l’incontro special edle Presidente Napolitano il 14 dicembre, improvvisamente la medesima dirigente si è accorta del valore del progetto e ha voluto portare a Roma anche rappresentanze delle altre terze (in questo oltretutto ottenendo una mezza sollevazione popolare….)

    Tanti ringraziamenti, ma …soldi dal fondo di istituto noncredo ne vedrò. Ti rinnovo gli auguri per un Natale sereno

    🙂

    Vincenzina Pace

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