… Gelmini, contestata a Milano, se ne va

Sono reduce, e non è finita qui, da giornate lavorative 24 ore su 24 per pensare, ripensare, scrivere, copiare, consegnare, rivedere, leggere normative … etc. etc.

Vorrei sapere cosa ne pensano di tutto questo il Ministro Gelmini e il Ministro Brunetta.

Certo nella scuola siamo degli incompetenti e dei vagabondi… in fondo ce lo meritiamo finchè non ci renderemo conto di essere dei professionisti e non rivendicheremo tale stato.

In genere sono molto moderata e riflessiva, ma quando ti accorgi che navighi nel caos di mille leggi messe in piazza come se si stesse rivoluzionando il mondo, senza tener conto di ciò che molti docenti, certo non tutti come ovunque del resto, hanno fatto per la scuola in questi anni ogni moderatezza salta e ti arrabbi sul serio.

Sono arrabbiata per il susseguirsi di circolari, note, regolamenti sulla valutazione che provengono dal ministero, per il bombardamento di alcuni media spesso mal informati che mettono in confusione, oltre che gli addetti ai lavori, anche studenti e famiglie.

Chi mi conosce sa bene che amo il mio lavoro da sempre e che, nonostante tutto, credo nella scuola e in ciò che può dare ai giovani senza plagio o deformazione.

Per autoproteggersi sarebbe meglio chiudere gli occhi e non vedere lo sfascio che piano piano si sta creando volutamente nella scuola pubblica.

leggi: Gelmini, contestata a Milano, se ne va

Valutazione degli apprendimenti e del comportamento

In data 23 gennaio 2009 è stata divulgata la Circolare n. 10 (M.I.U.R.) sulla Valutazione degli apprendimenti e del comportamento.

Sulla valutazione del comportamento si legge:

Valutazione del comportamento

Per la valutazione del comportamento degli studenti della scuola secondaria di I e II grado il decreto ministeriale 16 gennaio 2009, n. 5, definisce i criteri per l’espressione del voto in decimi.

Nella scuola secondaria il voto di comportamento, definito dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente, in quanto determina, autonomamente, la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nel caso sia inferiore a sei decimi, indipendentemente dalla votazione conseguita nelle singole discipline di studi.

 

Un interrogativo:
cosa significa concorre alla valutazione complessiva dello studente?
Sul cinque i dubbi non ci sono, ma gli altri voti sul comportamento fanno media con le altre valutazioni o no?
Non è cosa da poco, visto che la media aritmetica dei voti serve agli alunni per avere privilegi sul pagamento delle tasse scolastiche, per accedere a bandi di borse di studio e, soprattutto, è la base per stabilire il punteggio del Credito Scolastico nel triennio della Scuola Superiore.

Novità Riforma Gelmini

Il ministro ha deciso di rinviare l’applicazione della parte relativa alle scuole superiori
Accolte diverse osservazioni venute in queste settimane dalle parti sociali
Scuola, la riforma slitta al 2010
“Maestro unico solo su richiesta”
Confermato il tempo pieno di 40 ore nelle elementari
Veltroni: “Dal governo marcia indietro, aveva ragione chi protestava” 

da laRepubblica.it

 


Superiori, slitta la riforma Gelmini
L’applicazione rinviata al settembre del 2010: “Più tempo per il confronto”

 

da laSTAMPA.it

 


2008-12-11 17:14

RIFORMA DELLE SUPERIORI RINVIATA AL 2010-2011
MAESTRO UNICO SARA’ A RICHIESTA, CONCLUSO INCONTRO

da ANSA.it


ACCORDO GOVERNO-SINDACATI A PALAZZO CHIGI
Scuola, maestro unico “facoltativo”
Un solo insegnate a richiesta e un’opzione a 24 ore del tempo scuola. E slitta la riforma delle superiori

 

da Corriere della Sera.it

 


Scuola, Gelmini: svolta storica dell’offerta formativa
Dichiarazione del Ministro Mariastella Gelmini
Roma, 11 dicembre 2008

 

da Comunicati Stampa MIUR

Il dopo Gelmini

Il decreto “tagli Gelmini” sulla scuola è ormai legge, la manifestazione di ieri a Roma è andata oltre le aspettative degli stessi sindacati (tant’è che si sono scusati per aver  scelto una piazza troppo piccola) ed oggi molti studenti (che sono sempre più veloci di noi “doc_sauri”) stanno facendo capire che non considerano chiusa qui la partita.

Non so come vada nelle vostre scuole, ma l’Einstein di Roma è attualmente occupato con gli studenti che si preoccupano (!!) di tenerci fuori dall’edificio spiegandoci che altrimenti rischiamo di essere classificati come “occupanti”, con eventuali rischi per il posto di lavoro! emoticon

Questi ragazzi stanno mostrando una maturità che in molti non si aspettavano ed è vigliacco descriverli sui media come dei vuoti scansafatiche che non sanno neanche di cosa parlano.

Vorrei approfittare di questo spazio collettivo per lanciare un’idea su cui si possa lavorare tutti insieme partendo dalle nostre singole realtà; ne accenno qui,  sinteticamente, ponendo delle semplici domande di lavoro:

  • è possibile modificare la struttura classe/orario settimanale?
  • è possibile attuare una scansione modulare dei corsi nelle scuole superiori?
  • è possibile avere degli spazi di lavoro nelle scuole (per studiare, aggiornarsi, progettare, ricevere ed assistere gli studenti)?
  • è possibile usare organicamente le IC&T (volgarmente conosciute come TIC) nella formazione?
  • e possibile fare un’altra scuola, ri-pensandola dal basso?

Se si, possiamo provare a rispondere insieme a queste domande magari partendo prima nelle nostre scuole e poi confrontando le risposte e le idee di scuola/e che vengono fuori in un apposito spazio di rete che creeremo tutti noi di blog didattici, insieme a chiunque altro voglia contribuire?

Vogliamo tentare di elaborare una riforma della scuola che, una volta tanto, parta proprio dalla scuola?

A voi la parola.

Si ricomincia

Anche per quest’anno si reinizia. Puntuali, le scuole riaprono i battenti e anche questa volta si trovano a fronteggiare le sinistre avvisaglie di mal concepite riforme. Questa volta, se possibile, è ancor peggio di quelle precedenti visto che si assiste ad una palese volontà di ridimensionamento della scuola di tutti solo per ragioni di cassa.
A memoria mia è la prima volta che si parte dai tagli e poi si adatta agli stessi una parvenza di giustificazione riformistica.
Si parla di ritorno astorico al maestro unico, rovinando una delle poche scuole d’eccellenza che abbiamo, perchè bisogna cancellare in un colpo solo migliaia di posti di lavoro … così impone il ministro dell’economia.
Un bel ritorno al passato di un mondo che non c’è più, quello dell’Italia contadina di decenni fa, quello delle famiglie monoreddito in cui la madre si occupava dei figli (prova a farlo adesso …), quello della scuola in cui tutto si esauriva nel leggere, scrivere e far di conto. Peccato che nel frattempo il mondo sia andato avanti e non sia più quello degli amarcord della ministra Germini.
Anch’io ho avuto, come tanti, un ottimo maestro, ben fisso nei miei affettuosi ricordi, ma l’educazione fisica si esauriva nel giocare un paio di volte l’anno a palla prigioniera nel cortile antistante la scuola, scopersi dell’esistenza della musica alle medie così come la pluralità del sapere, tecnica boh, artistica, qualche disegno e lavoretto.
Poteva andar bene allora questo tipo di scuola ma oggi … scherziamo. Non diamo paraventi pedagogici ad una malcelata esigenza di risparmiare sulla scuola di tutti.
Venerdì sapremo degli altri tagli, vedremo dove si risparmierà alle medie ed in cosa alle superiori ma le nubi sono ben fosche. Intanto, nonostante tutto, buon lavoro a tutti.

Maestro unico

«Per la scuola primaria tornare al maestro unico risponde a un’esigenza pedagogica. I bambini hanno bisogno di avere un punto di riferimento preciso anche fuori dalle pareti domestiche», ha affermato Gelmini.

fonte: www.ilsole24ore.com

Questa dichiarazione mi sconcerta molto anche se sono poco esperta di scuola primaria.
Un team di maestri non è in grado di essere “un punto di riferimento” per i bambini? Non lo credo proprio.
E non lo credo anche vedendo con quale entusiasmo lavorano moltissimi/e maestri/e con i loro blog didattici.

Chi lavora nella scuola primaria e vive questa realtà ogni giorno, può esprimere meglio di me il proprio giudizio e raccontare la propria esperienza.

Intanto, tra i vari articoli e sondaggi su questo momento molto particolare per la scuola pubblica italiana, lascio il link al sondaggio aperto da Maestro Alberto:
Decreto Gelmini: maestro unico, favorevoli o contrari?